I gatti sono animali riservati, non impulsivi ed espressivi come i cani, e tendono a nascondere le proprie emozioni. Essendo così composti anche nei loro eleganti movimenti e nelle loro dimostrazioni nei nostri confronti, bisogna tenere gli occhi aperti per capire il significato delle loro azioni o movimenti. Oltre che per capirli quotidianamente, conoscere il linguaggio del corpo dei gatti è utile anche per capire quando sono malati, perché tendono a nasconderlo bene.
Uno dei modi con cui i gatti esprimono le proprie emozioni è la coda:
-Coda a “punto di domanda”
Nessuna preoccupazione deve turbarci quando vediamo il nostro micio con la coda verticale, a volte con un ripiegamento nella parte superiore. In questo caso il nostro felino di casa ci accoglie con una sorta di caloroso saluto, che dimostra la sua gioia nel rivederci.
-Coda alta che “vibra”
Semaforo verde anche in questo caso: il gatto è amichevole e felice di incontrarci. Attenzione, però, a non commuoverci troppo per questo messaggio ‘di coda’: la stessa postura può essere assunta anche dal gatto che sta marcando il territorio con la propria urina.
-Coda raccolta vicino al corpo
Ricordate le statuette che ritraggono placidi gatti seduti con la coda raccolta vicino al corpo? Quando un micetto in carne ed ossa assume questa posizione mostra al mondo di sentirsi a proprio agio.
-Coda tenuta sotto al corpo
Questa posizione della coda deve metterci in allerta: il gatto ha paura o sta vivendo una situazione di disagio. Spesso insieme a questo segnale ritroviamo anche delle ulteriori caratteristiche come una posizione accovacciata, orecchie volte all’indietro e pupille dilatate.
-Coda grossa
Proprio come fanno certi uomini con la voce grossa, il gatto che prova a rendere più grande la sua coda è in realtà particolarmente impaurito. L’autodifesa adottata dall’animale si concretizza con il tentativo di sembrare più imponente e minaccioso rizzando anche tutto il pelo del corpo. Il posizionamento della coda grossa, inoltre, è molteplice: sotto al corpo, arcuata con la punta verso il basso oppure alta.
-Coda arcuata con la punta in basso
Aspettiamoci un tiro mancino felino se ci accorgiamo di una coda arcuata con la punta in basso. Probabilmente il gatto sta pianificando un attacco, a volte determinato dalla paura.
-Coda che si muove da un lato all’altro (tutta la coda o solo la punta)
Forse il più suggestivo dei movimenti che un gatto può fare, la coda che si muove da un lato all’altro ci segnala un’inquietudine, un conflitto interiore: non sa bene come gestire una situazione. Può capitare sia in caso di dolore o disagio fisico o anche quando, magari con lo sguardo rivolto fuori dalla finestra, si appresta a ‘predare’.
-Coda a sfinge.
Seduto, la coda avvolge le zampe anteriori, nella tipica posizione della sfinge. È l’apoteosi del relax e spesso in questa posizione il gatto si assopisce e si riposa a lungo.
Altri modi in cui i gatti ci trasmettono le proprie emozioni sono:
-Le orecchie
Le orecchie del gatto non assumono mai posizioni casuali: se sono dritte, sta semplicemente attento a quanto gli succede intorno. Quando invece le dirige all’ indietro, significa che è impaurito da qualcosa. Se poi le appiattisce del tutto, fino quasi a farle scomparire, significa che è davvero terrorizzato e che, per reazione per esempio alla presenza di un altro gatto, può attaccare. In questo caso è bene non disturbarlo.
-Le vibrisse
Le vibrisse*, oltre a essere impiegate come sensori, sono indici dei suoi stati d’animo: quando il micio è tranquillo, i baffi del gatto sono ad arco. Se sta per attaccare, sono rivolti verso l’indietro. Se invece le punta in avanti, è incuriosito.
(*Le vibrisse fungono da scudo protettivo per la testa del gatto. Sono infatti in grado di allertarlo poco prima di un possibile impatto: indicano esattamente la larghezza del suo corpo, in questo modo il felino, prima di infilarsi in una strettoia, sa già se riesce a passare o se rimane bloccato.)
-Gli occhi del gatto
Gli occhi del gatto, quello che forse più ci affascina, a volte sembrano misteriosi e indecifrabili. Ma con un po’ di attenzione si può notare che se il micio ha paura le sue pupille si dilatano, mentre quando è voglioso di coccole e sta esprimendo affetto al suo padrone, i suoi occhi, a partire dalle palpebre, si assottigliano.
Falsi miti riguardo il linguaggio felino
Di recente, l’esperta in comportamento animale Nicky Trevorrow ha pubblicato attraverso l’organizzazione britannica Cats Protection un video in cui mostra il significato dei movimenti dei gatti sottolineando tutto ciò che normalmente si crede a riguardo ma che invece non corrisponde alla verità.
Fra le altre cose, come dicevamo prima, la coda sollevata in verticale indica che il gatto ci sta salutando ed è un sintomo di benessere.
Sdraiarsi a pancia in su, per il gatto, non vuol dire “accarezzami la pancia”, anzi, a volte essere accarezzato lo infastidisce e gli basta una semplice carezzina. Altri aspetti curiosi su cui lo studio ha fatto luce sono le fusa, che non sono sempre sinonimo di felicità ma possono indicare anche dolore, il leccarsi la bocca, che non sempre indica fame come potrebbe pensare un essere umano ma bensì stress. Queste scoperte sono interessanti perché aiutano a capire ancor meglio il mondo dei felini e il loro modo di comunicare le emozioni.